La Città del Gioiello
apre le sue porte
Text Matteo Mammoli
@godsavemama
Aprono oggi le porte di VicenzaOro, il Salone del Gioiello che raccoglie la filiera dell’eccellenza orafa e gioielliera internazionale, primo appuntamento del 2019 per chi opera nel settore, occasione per presentare le nuove collezioni.
Marco Carniello, ingegnere di formazione, con esperienza nella consulenza strategica e nel management aziendale, è oggi Jewellery&Fashion Director di Italian Exibition Group, il gruppo che organizza la Fiera, ‘La città del gioiello’. Una definizione che «nasce dal layout scelto per la distribuzione degli espositori, già sviluppato nel 2015 con ‘The jewellery boutique show’, una soluzione per agevolare il percorso di visita dividendo gli spazi in aree dedicate che ricordano le vetrine delle boutique e i distretti della città», spiega Carniello. Tra gli altri, c’è il settore ‘Icon’, dedicato alle aziende che sono diventate punti di riferimento del settore, ‘Look’, per quelle che si distinguono nell’esplorazione e nella lavorazione dei materiali e ‘Creation’, per i produttori che si rivolgono ad altri brand. «Siamo industry expert e non crediamo nella fiera mercato, in cui tutto è mescolato».
Il quartiere fieristico è occupato totalmente da VicenzaOro – 59000 metri quadri lordi. Circa 1500 gli espositori, di cui il 40 per cento è internazionale. «È naturale che il restante 60 per cento sia italiano, dato che il nostro Paese è tra i maggiori produttori di gioielleria al mondo», continua Carniello. In occasioni come queste si comprende l’importanza che riveste l’export per l’Italia. «Il 60 percento dei buyer viene dall’estero. La Fiera, fin dalla sua nascita, è stato il motore della crescita all’estero di molti brand. Tra i mercati maggiori individuiamo gli Stati uniti, l’area HongKong-Cina, e la zona del Golfo». Anche l’Europa compra italiano, in particolare grandi flussi sono diretti verso la Svizzera. A Hong Kong, Las Vegas e Dubai sono presenti presidi di VicenzaOro. «Ad esempio, a Dubai abbiamo creato una società in joint-venture con il Dubai World Trade Center, per attrarre gli operatori e i compratori della crescente Africa».
VicenzaOro non è solo uno showcasing, ma è anche un’occasione di diffusione della cultura. «Quest’anno affrontiamo il tema della sostenibilità. Il nostro settore è complesso, si richiede la rintracciabilità delle fonti di approvvigionamento e occorre tenere presenti le richieste dei consumatori, sempre più sensibili a questo tema. La Creatività Sostenibile sarà illustrata e approfondita sotto tutti i suoi aspetti e attraverso tutta la filiera».
Sempre sul fronte della cultura, a VicenzaOro sono legati tre progetti. «‘Trendvision’ è l’unico Osservatorio internazionale di ricerca specializzato nelle attività di previsione nei settori di gioielli, orologi e accessori moda. ‘Trend book’ si avvale di collaboratori indipendenti che coordinati dalla direttrice creativa Paola De Luca offrono una overview sulle prossime tendenze. Il Museo del gioiello, lo strumento che utilizziamo per favorire la cultura dell’arte orafa, accoglie i pezzi più belli del mondo e si affida a una direttrice scientifica che è anche una professoressa del Politecnico di Milano Alda Cappellieri».