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Immagine, moda, musica: Donatella Versace da Google Image al concerto di Madonna

Emancipazione femminile e libertà: tra musica e moda con Donatella Versace e Madonna. Nostalgia ruvida negli scatti di Steven Maisel: a bordo di una spider, abito in tweed rosa cipria

Madonna e Donatella Versace

Undicimila le persone al Forum di Assago per il primo dei due concerti italiani del Celebration Tour di Madonna che celebra i quarant’anni di carriera della cantante. C’è chi per vederla ha speso fino a seicento euro. Il concerto è iniziato con un’ora e cinquanta di ritardo. Tra il pubblico anche Giorgio Armani e Marco Mengoni, Mahmood e Elodie. Sul palco c’era Donatella Versace.

Scardinare i pregiudizi e seguire il proprio istinto: Madonna e Donatella Versace

Dopo la morte di Gianni Versace, assassinato nel luglio 1997, nessuno credeva che Donatella sarebbe stata in grado di portare avanti la casa di moda. «La cosa che mi ha fatto più male è stato vivere il mio dolore in pubblico. Il mondo della moda mi guardava – racconta Donatella – e non credo scommettessero su di me. Io volevo soltanto soffrire e non ho potuto, ho dovuto subito mettermi a lavorare e a portare avanti quello che Gianni avrebbe voluto».

Madonna, alla fine degli anni Settanta va da sola a New York con solo 35 dollari in tasca. Per alcuni mesi dorme sul divano di una sua amica, fino a quando riesce con i pochi soldi guadagnati a prendere in affitto un monolocale. Nel quartiere di New York dove vive la derubano più volte. Subisce un’aggressione e viene stuprata vicino alla scuola di danza che frequentava. «Ho vissuto la mia vita da masochista, sentendo mio padre dire te l’avevo detto» canta Madonna. 

Frida Khalo le dava conforto. Aveva la cartolina nella sua stanza a New York. «Tutti i suoi quadri sono autoritratti. Nonostante la sofferenza ha trovato un modo per esprimere se stessa. Quando guardo i suoi quadri vedo forza, compassione, sofferenza e onestà. Ti guarda e non nascondo nulla. Era un cuore ribelle (Titolo dell’album di Madonna)». 

«È una bellezza non convenzionale» – si racconta Madonna in rapporto a un quadro di Tamara de Lempicka, della sua collezione personale. «Ci sono le catene ai polsi, ed è come mi sono sentita crescendo come artista donna. Mi sono sentita incatenata, imprigionata, perché non avevo la stessa libertà che hanno gli artisti  uomini eterosessuali».

Madonna al Forum di Assago di Milano

Madonna ha cantato al Forum per la prima data italiana del Celebration tour – 78 date in 15 Paesi. Live To Tell, in memoria dei morti di Aids, ricordati con fotografie in bianco e nero, e il tributo all’amico Michael Jackson. Sul palco insieme a lei 24 i ballerini vestiti con i suoi look storici – tra questi il body di Hung Up, l’abito da sposa di Like A Virgin e il look da giocatrice di baseball dal film Ragazze Vincenti del 1992. In chiusura, Madonna ha dedicato un momento all’attualità: «Se pensate a quello che succede nel mondo adesso, la tragedia dei bambini uccisi, la guerra, dobbiamo ricordare quanto siamo fortunati. Noi ci lamentiamo di tante cose, mentre c’è chi apprezza solo di essere vivo. Noi siamo fortunati. Accendete le luci dei vostri cellulari, accendete le luci che ci sono dentro di noi. Con le nostre azioni possiamo cambiare il mondo e fare la differenza». 

Madonna e i look che hanno fatto la storia: dagli VMA 1984 all’Eurovision 2019

Era il 1984, per il videoclip di Like a Virgin. Ospite al suo primo MTV Video Music Awards Madonna si presenta in abito da sposa bianco di tulle, guanti di pizzo e cintura con la scritta toy boy. Da quel momento gli abiti sono stati desacralizzati. Seguono gli abiti omaggio a Marylin. La prima volta nel 1980, nel video di Material Girl, Madonna indossa lo stesso abito di raso, con di boa di finta pelliccia, guanti e bracciali come quello che la Marilyn indossava nel film Gli uomini preferiscono le bionde del 1953. 

Il secondo omaggio a Marylin è agli Oscar del 1991, quando indossa l’abito argentato con la stola di pelliccia bianca. L’abito disegnato da Bob Mackie, il designer preferito di Marilyn Monroe, ricorda quello che la diva ha indossato nel 1962 per cantare ‘Happy Birthday’ al presidente John F. Kennedy. Nel 1991 ad accompagnare la pop star agli Oscar c’era Michael Jackson. Anni Novanta, e nell’immaginario comune c’è il body con reggiseno a cono disegnato da Jean-Paul Gaultier. Gaultier si è ispirato ai reggiseni proiettile indossati dalle star del cinema hollywoodiano degli anni quaranta. Madonna ha trasformato il corsetto da indumento costrittivo e limitante a simbolo di emancipazione femminile. Quello disegnato da Gautier fu venduto all’asta da Christie’s nel 2012 per 52 mila sterline. 

Nel 1995 Madonna si presenta agli MVA con un ensemble Gucci di seta firmato Tom Ford. Camicia in satin petrolio leggermente sbottonata per mettere in risalto il reggiseno in pizzo trasparente sotto, pantaloni di velluto e maxi cintura con il morso simbolo di Gucci. Nel 2012, protagonista dell’Half time del Super Bowl, la popstar si presentò con un look Givenchy, disegnato per lei dall’allora direttore creativo di Riccardo Tisci. Un mix tra gladiatore romano e regina egiziana. All’Eurovision nel 2019, Madonna si è esibita con un look ispirato a Game of Thrones: body in pelle con corpetto argento, maniche in tulle, collant a rete e stivali di pelle alti fino alla coscia, e la benda sull’occhio con la lettera X. 

Madonna musa di Versace: fotografata da Steven Maisel per la campagna Versace P/E 1995, e poi di nuovo il volto di Versace nel 2005 e 2015

La prima campagna di Versace con protagonista Madonna risale al 1995. Stiven Maisel fotografò Madonna per la campagna P/E 1995, a bordo di una spider, capelli biondo platino e completo in tweed rosa cipria. Altri scatti in un campo da croquet con vestito di paillettes e tacchi a spillo e in una partita di backgammon contro un Dobermann. 

Nel 2005, Madonna è stata scelta come testimonial per la campagna primavera/estate di Versace. La collaborazione tra Madonna, Donatella Versace e il fotografo Mario Testino presenta la cantante come impiegata d’ufficio. Oggi diremmo sia stata generata dall’intelligenza artificiale. 

Gli scatti conferiscono una nuova dimensione dell’icona e amica di Donatella Versace, che nel 2015 la richiama per la terza volta come volto del brand. Gli scatti della campagna primavera/estate 2015, sono stati realizzati a New York da Mert Alas & Marcus Piggott sotto la direzione creativa di Giovanni Bianco.

Da Fabio Fazio nel 2018: Donatella racconta di Google image e il Jungle Dress

Da Fazio Donatella racconta la nascita di Google Image grazie al vestito da lei disegnato e  indossato ai Grammy Awards del 2000 da Jennifer Lopez. «Non era pensato per lei, ma Jennifer Lopez l’ha indossato e le stava perfettamente. Il giorno dopo i Grammy si è scatenata una ricerca ossessiva nel mondo per vedere le foto di questo vestito. È stata la prima volta in cui le persone cercavano online le immagini di un vestito». Racconta Donatella.

Il vestito verde di Jennifer Lopez, anche conosciuto come Jungle Dress, disegnato da Versace è stato uno degli abiti che ha lanciato la carriera di Donatella Versace e tra i più ricordati dai media.

Donatella Versace e la musica: Il Jungle Dress indossato da Jennifer Lopez che lanciò la carriera di Donatella

L’abito fu indossato in pubblico per la prima volta ufficiale dalla stessa Donatella, nel dicembre 1999 durante il galà del Costume Institute, e poi in seguito, prima della Lopez, anche da Amber Valletta e Geri Halliwell. Lisa Armostrong del Times, nell’ambito del progetto Fashion Museum, decretò il Jungle Dress come Dress of the Year 2000.  Chiffon di seta verde, stampa a motivo tropicale, trasparenze. 

La sera dei Grammy Awards per immobilizzare la scollatura è stata applicata una striscia di nastro biadesivo su entrambi i lati per saldarla alla silhouette della cantante. Una spilla brillante a fissare la gonna, pronta a svolazzare ad ogni soffio di vento. Il Jungle Dress rappresenta per le nuove generazioni un punto di svolta nell’affermazione dell’individualità della donna all’interno dello showbusiness. Donatella dichiarò che il Jungle Dress è stato per la sua carriera, quello che l’abito di spille indossato da Elizabeth Hurley nel 1994 fu per il fratello Gianni. Nel 2002, il vestito disegnato da Donatella, riceve il Vogue Fashion Award come creazione più influente dell’anno. Il Jungle Dress torna in passerella nel 2019 per Versace Primavera Estate 2020, rimodernato, la scollatura meno ampia, i colori più accesi, meno trasparenze. Quella che non è mai cambiata è solo Jennifer Lopez. 

Versace e le collaborazioni con artisti, musicisti e celebrità nel corso degli anni: da Lady Gaga a Dua Lipa

Lady Gaga ha indossato abiti Versace e citato il marchio in alcune delle sue canzoni. Nel 2014, è stata protagonista della campagna pubblicitaria della collezione primavera/estate di Versace. Bruno Mars ha collaborato con Versace per la creazione di costumi e abiti per alcune delle sue esibizioni dal vivo. Il gruppo hip-hop Migos ha spesso indossato abiti Versace e ha dedicato una canzone al brand intitolata Versace, che ha contribuito a rafforzare il legame tra la moda e la cultura hip-hop. 

Kanye West è stato spesso associato a Versace, e sua ex moglie Kim Kardashian ha indossato abiti del brand in numerose occasioni. Il cantante Zayn Malik ha collaborato con Versus Versace, la linea secondaria del marchio, per una collezione capsule nel 2017. Nicki Minaj ha indossato abiti Versace in vari eventi pubblici ed è stata coinvolta nella campagna pubblicitaria del marchio. 

Nel maggio 2023, Dua Lipa e Donatella Versace hanno presentato a Cannes la collezione a quattro mani ‘La Vacanza’ ispirata all’estate italiana. La co-creazione di Dua Lipa e Donatella ha reinterpretato i codici stilistici del brand della medusa in chiave contemporanea e giovane.

Donatella Versace icona pop, citata in canzoni pop e hip-hop

I am so fab / Check out, I’m blonde, I’m skinny, I’m rich /And I’m a little bit of a bitch. Per prima Lady Gaga ha dedicato una canzone intitolata Donatella al brand e alla stilista. La canzone è inclusa nell’album ARTPOP del 2013 e celebra l’estetica di Versace e il suo impatto sulla moda. Versace di Migos ft. Drake; nella sua trofa Drake fa una breve menzione di Donatella Versace, aggiungendo un riferimento diretto alla figura della stilista. “Fashion Killa” di A$AP Rocky, menziona Donatella Versace, insieme a diversi altri designer di moda, evidenziando il suo ruolo come icona del settore. 

Il rapper Fabolous, insieme a Lil Wayne, ha citato Donatella Versace nella canzone “Italian,” evidenziando il suo legame con il lusso italiano. Una delle citazioni più note resta Versace on the floor di Bruno Mars. Tutte le citazioni hanno pronunciato il nome Versace anglicizzato, sostituendo la finale ‘e’ con il fono inglese ‘i’, citando così erroneamente Versaci. È evidente come questa errata pronuncia non faccia piacere a Donatella, che sul palco del Forum insieme a Madonna alza il cartello con scritto ‘It’s Versace, not Versaci’. Queste citazioni però mostrano come Donatella Versace sia diventata una figura simbolica associata al mondo della moda di lusso, diventando un’icona di stile riconosciuta anche nella cultura pop e nella musica.

Domiziana Montello

L’autore non collabora, non lavora né partecipa, non riceve compensi né finanziamenti, da alcuna azienda o organizzazione che possa ricevere vantaggi economici o di sorta dalla pubblicazione di questo articolo.

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