Società

Cosa chiede Milano: il lavoro al centro e la rigenerazione dei quartieri

Lavoro femminile, economia circolare, diritto all’abitare e rigenerazione urbana – per l’assessora allo sviluppo economico Alessia Cappello la città chiede di ritornare a vivere e aprirsi al mondo

Alessia Cappello, classe 1985, è nata in provincia di Vicenza, è alla guida di uno degli assessorati strategici di Milano: sviluppo economico e lavoro

«La costruzione di reti tra pubblico e privato è l’unico fattore che ci permette di vincere. Nessun problema di una città si può risolvere da soli. Né le sofferenze sociali acuite dal Covid-19, né la crescita dei settori trainanti della nostra economia», ha dichiarato l’assessora a Lampoon, in un’intervista a margine della conferenza stampa di presentazione della Milano fashion week donna. 

Alessia Cappello interviene sull’industria della moda a Milano

Gli eventi in presenza, previsti dal 22 al 28 febbraio, hanno riportato Bottega Veneta, Gucci, Diesel in passerella, e hanno permesso il ritorno di buyer assenti dalla città negli ultimi due anni. Una scelta dell’assessorato, che ha lavorato in sinergia con il sottosegretario alla Salute Costa e con il governo. Si permette agli addetti ai lavori esteri vaccinati con sieri non approvati dall’Ema di assistere agli eventi della Moda milanese, osservando uno specifico protocollo di sicurezza.  

L’export del settore moda è tornato a crescere, con ricadute positive anche sulla città, che ha visto una contrazione del suo Pil complessivo pari al -10% nel 2020, per poi recuperare con un +7% nella prima parte del 2021. «Dal commercio arriva soprattutto un invito, che condivido: ricominciare a vivere la città. Con cautela, ma dobbiamo immaginare nuovi modi per tornare a popolare Milano e i suoi spazi pubblici. Un ecosistema urbano dipende dalle persone che lo vivono, lo animano e lo nutrono». 

Fashion week e Fuorisalone: eventi in presenza

La situazione di sofferenza riguarda quartieri come Brera, il centro storico, dove sono stati persi turisti e non c’è una vera e propria ripresa: «Ci stiamo muovendo con le istituzioni e il governo, per far sì che ci sia il ritorno del turismo. La decisione di permettere a tutti i buyers internazionali con vaccini non riconosciuti – con tutte le precauzioni – è un primo passo». Dopo la settimana della moda, sarà la volta del Fuorisalone 2022, spostato da aprile a giugno per permettere un’organizzazione in sicurezza e in presenza degli eventi.

L’assessora Cappello ha incontrato la politica nel corso di una lunga esperienza in azienda, a Milano, dove aveva già sviluppato una sensibilità verso le tematiche di genere: «Avevo aperto un comitato sulle pari opportunità, nel contesto lavorativo con le mie colleghe. Ho sempre visto realtà aziendali avanti sul tema della parità di genere. Abbiamo lanciato dei workshop: il primo l’ho organizzato nell’asilo nido del figlio di una mia collega ed erano venute un centinaio di persone». 

Alessia Cappello nella giunta più giovane della storia di Milano

Nel 2021, da coordinatrice di Italia Viva, a supporto della candidatura di Beppe Sala, è arrivata la chiamata da Palazzo Marino. Nella giunta più giovane e femminile della storia della città. «Vogliamo rendere Milano un punto di riferimento a livello internazionale sui temi dell’economia circolare. Partiamo dai risultati raggiunti con la Food Policy nel campo della riduzione dello spreco alimentare. Vogliamo estendere queste pratiche anche al commercio, all’edilizia, ai settori della moda e del design dove ho trovato una forte sensibilità sul tema». 

L’assessora Alessia Cappello: proposte per il futuro di Milan

Un ‘fondo casa’ da costituire insieme ad attori pubblici e privati «per rendere la città accessibile a studenti e giovani lavoratori». un programma dedicato all’economia civile «per coinvolgere associazioni, imprese sociali e cittadini non solo nella definizione dei problemi ma anche nella ricerca delle soluzioni». La rinascita dei quartieri e la ‘città a 15 minuti’ con la riscoperta del valore della prossimità. sostegno ai negozi di vicinato, la valorizzazione delle botteghe storiche, rinascita dei mercati comunali coperti accanto ai nuovi spazi ibridi dove convivono arte, cultura, socialità e nuovi servizi di welfare.

L’attenzione al lavoro, soprattutto femminile ritorna anche nei progetti di rigenerazione edilizia. «Uno dei nodi da sciogliere nei prossimi anni riguarda i grandi immobili per uffici, presenti soprattutto in centro e nei nuovi centri. Lancio una proposta: perché non riconvertire questi spazi in luoghi dedicati al benessere dei lavoratori? Penso in particolare ai servizi per le donne madri e lavoratrici, che più di tutti hanno patito gli effetti della pandemia».Nel frattempo la città ha perso 20 mila abitanti negli ultimi due anni. Il trend in discesa era già iniziato tra il 2019 e il 2020, la pandemia ha spinto e convinto le fasce di popolazione in difficoltà economica e i giovani a lasciare la città, la più cara d’Italia se si considerano il costo degli affitti e della vita.

«In realtà, è il modello città ad essere in discussione», spiega l’assessora, «per questo, più che rendere Milano nuovamente attrattiva, vorrei renderla più accessibile e a misura di persona. La fortuna di Milano è sempre stata nella capacità di combinare efficienza, competitività e proiezione internazionale da una parte, inclusione e coesione sociale dall’altra. La scommessa per tornare a crescere anche dal punto di vista demografico è tutta lì».

Alessia Cappello

Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro.

Emanuela Colaci

Emanuela Colaci

Giornalista nata a Lecce e adottata da Milano. Cura un podcast di attualità per Upday Italia, scrive per Rolling Stone, Linkiesta e the Submarine, ha un blog dove parla di questioni queer. Ha studiato relazioni internazionali e diritto internazionale a Bordeaux e Strasburgo. Per Lampoon si occupa di manifatture, fotografia e cultura

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