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Al Forestis non ci sono opere d'arte appese alle pareti, perché i veri quadri, le Dolomiti, sono all'esterno
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Forestis, Bressanone: alberi, energia verde, acqua del monte Plose

Il dipartimento regionale per il patrimonio culturale ha suggerito architetti per costruire l’hotel – Teresa Unterthiner racconta il Forestis: «L’obiettivo era salvare gli alberi delle Dolomiti»

Forestis, hotel a energia verde costruito secondo un’architettura a basso impatto e materiali di design di provenienza locale

Forestis si impegna ad adottare una politica rispettosa nei confronti della natura negli spazi interni, tanto in quelli esterni. «Abbiamo utilizzato principalmente il legno. Siamo circondati da alberi, quindi abbiamo usufruito di legno locale, con una corrispondenza tra gli esterni e il design dell’interno». Questo è stato compito del gruppo di falegnameria Frener. Un aroma alpino di abete rosso, larice, pietra e pino mugo si sparge in tutta la proprietà ed è uno dei risultati naturali di questa scelta estetica.

In collaborazione con l’amministratore delegato Robert Eisenstecken e il maestro falegname Albin Frener, il progetto ha previsto tutte le superfici in legno, dai pavimenti ai soffitti, persino le ciotole e i cucchiai. Il team si è inoltre impegnato nel rinnovamento e riutilizzo dei mobili precedenti. Per i proprietari, Teresa Unterthiner e Steph Hinteregger, l’intento di arredare l’intera proprietà con questo livello di considerazione non è mai stato messo in discussione.

Il team ha collaborato con gli artigiani locali, come Manuel Moling – uno scalpellino con tecniche di rivestimento non convenzionali – cercando di ottenere il minor impatto possibile. I materiali utilizzati nell’hotel sono di provenienza locale, e l’hotel opera con energia e corrente sostenibile. Si tratta di una caratteristica comune alle proprietà della regione, spiega Unterthiner. «Nella creazione di Forestis, la proprietà vuole mostrare come si possa vivere in continuità con la natura. Per alimentare la proprietà, utilizziamo pellet di legno ed energia verde proveniente dalla regione. La stessa è completamente sostenibile e gli abitanti del luogo utilizzano quella che chiamano ‘energia alpina’. Un’energia verde composta da acqua, legno e vento».

Forestis – Hotellerie sostenibile a Bressanone: tra design e natura on sulle Dolomiti Italiane

Forestis sorge sul sito di un ex sanatorio. Nascosto tra le colline, accessibile solo attraverso i passi di montagna, l’hotel si trova a undici chilometri dalla città più vicina, vicino agli impianti di risalita della stazione montana della Plose.

General Manager e proprietaria, Teresa Unterthiner: «Nessuno prenota il nostro hotel per visitare Bressanone o Bolzano. Gli ospiti vengono per stare qui al Forestis. Per noi la natura è l’elemento chiave; non abbiamo opere d’arte lungo le pareti dell’hotel perché il quadro è all’esterno – sono le Dolomiti. Forestis è un rifugio sostenibile per vivere la natura e il tempo. Ci focalizziamo su questi tre elementi. La semplicità è rappresentata dal design e la natura. Il tempo è ciò che serve durante una vacanza; tempo per il riposo e per ritrovare il proprio ritmo. Abbiamo orari lunghi per la colazione, la cena e la spa».

Connessione con la natura al Forestis di Bressanone: tra innovazione, tradizione, e rispetto per la terra

La location impatta decisamente l’etica del brand’s nei confronti della qualità, del rispetto della tradizione e del territorio. «La provincia di Bolzano ha un’economia che punta sul turismo. Poiché si tratta di una regione autonoma, le leggi sono emanate in base alle esigenze del territorio locale. C’è rispetto per la tradizione e la qualità, soprattutto da parte delle famiglie benestanti»

Questo legame con la natura è profondo, trascende l’offerta e i servizi e permea il design e la costruzione. «Sono stati necessari anni per sviluppare il brand Forestis. Qualcosa come Forestis non nasce in un paio d’anni; a noi ne sono serviti otto», spiega Unterthiner. Stefan Hecht, fondatore e proprietario di substanz design a Monaco, è responsabile della brand strategy, e lavora in stretta collaborazione con proprietari e architetti. L’hotel come lo conosciamo oggi è stato inaugurato nel 2020, anche se la storia del sito è precedente.

Prima di Forestis: l’acquisizione da parte della famiglia Hinteregger e di Teresa Hinteregger

Occupato per la prima volta dalla monarchia austro-ungarica nel 1912, si credeva che il tratto isolato di foresta dove oggi sorge l’hotel avesse benefici rigenerativi. Da questa superstizione, la nascita nel luogo di un sanatorio, idealmente in grado di fare rinsavire il corpo. L’acqua, l’aria alpina e le giornate soleggiate avrebbero donato guarigione ai pazienti degenti di Ploseberg.

La guerra rovinò la struttura progettata dall’architetto Otto Wagner, i cui resti rimasero fino agli anni Cinquanta, un rifugio per preti e sacerdoti in cerca di riparo – proprio come i pazienti a cui era stata originariamente destinata. Infine abbandonato, il sito è stato scoperto in anni più recenti da Alois Hinteregger, un albergatore locale, passeggiando tra i sentieri di montagna circostanti. Anche se ricoperto da strati di foglie nel corso degli anni, Hinteregger è stato in grado di vedere un’opportunità nel luogo, decidendo così di portare la propria famiglia al sito e ricostruire la proprietà. Forestis è il frutto dello sviluppo dell’idea da parte del figlio di Alois, Stefan Hinteregger, e di Teresa Unterthiner, che insieme gestiscono il retreat.

Al Forestis di Bressanone, il design si integra con il paesaggio naturale: la collaborazione con gli architetti per una costruzione consapevole dell’hotel, a energia verde

«Nella fase di progettazione ci siamo concentrati sul proteggere la foresta e l’ambiente circostante. Abbiamo avuto esperti di alberi che sono venuti ad analizzare il contesto. L’obiettivo era quello di salvare gli alberi che circondano le Dolomiti e le tre torri che costituiscono il punto focale della proprietà». Il team dell’hotel ha collaborato con un consulente per il patrimonio culturale della regione che ha messo a disposizione un gruppo di architetti per sostenere lo sviluppo di Forestis con l’obiettivo di danneggiare il meno possibile il paesaggio.

Il risultato del processo di pianificazione è stato quello di costruire in altezza, non in larghezza, seguendo l’orientamento degli alberi. Questa fase è stata diretto da Armin Sader del gruppo di architettura Asaggio. La costruzione dell’hotel combina l’evoluzione dei blocchi di torri precedentemente costruiti in loco e nuovi progetti architettonici.

«Asaggio ha ridisegnato l’edificio storico; si è trattato di un intervento non facile da realizzare. Ora la parte originale si collega alle torri tramite un tunnel di vetro non visibile dall’esterno». Rifinite con legno naturale scuro sbiadito dal sole con il tempo, le torri si inseriscono nell’ambiente circostante. Volutamente, il nuovo progetto si inserisce nel paesaggio naturale, non invadente per l’occhio e realizzato per non ‘rompere l’orizzonte’.

Forestis: l’utilizzo di energia verde proveniente dalle risorse naturali del Südtirol per alimentare l’hotel – la politica no-waste

Gli sforzi sostenibili dell’hotel non si fermano qui. Un pulsante ‘no-housekeeping’ in ogni camera segnala al personale che l’ospite è felice di fare a meno di asciugamani freschi per quel giorno, il che si traduce nella piantumazione di un albero a suo nome. Inoltre, con una costruzione a zero emissioni di CO2 e una politica di no-waste in cucina, il marchio si impegna a continuare a evolvere le proprie politiche sostenibili.

«Il design degli interni si collega a quattro elementi: clima, aria, sole e acqua. Volevamo dare alle persone un valore reale. Volevamo mantenere un design minimale e pulito, per liberare la mente dalle distrazioni; per staccare le persone da Instagram e Facebook. Per permettere agli ospiti di sentirsi liberi. Questo è ciò che offriamo qui al Forestis: la possibilità di riconnettersi con la natura, di concentrarsi sul corpo e sul sonno» dice Unterthiner.

Evitare la sovra stimolazione è stata una considerazione consapevole nella progettazione dell’hotel. L’unica opera d’arte esposta è un fossile di 130 milioni di anni. «Vogliamo mostrare alle persone quanto sono piccole rispetto alle Dolomiti, ferme da milioni di anni», spiega Unterthiner.

Questa mancanza di sovra stimolazione, tuttavia, non dissuade le persone dal trovare connettività. Tutte le camere offrono una vista panoramica sulle montagne, mentre la Penthouse Suite è dotata di una piscina sul tetto con vista sulle Dolomiti. Come la spa, le camere sono complete della gamma di prodotti da bagno Forestis. A base vegetale e nata in Alto Adige, la linea è ricca di vitamine e minerali e presenta una forte presenza dei quattro tipi di alberi presenti nell’hotel e nella foresta circostante.

L’acqua della Plose scorre nel Forestis con le sue proprietà geologiche benefiche 

L’acqua del monte Plose svolge un ruolo centrale nelle pratiche quotidiane del Forestis. «L’acqua scorre in tutto l’hotel. Appena arrivati, la prima cosa che si vede è una fontana d’acqua. Nel ristorante e nel centro benessere serviamo l’acqua della Plose. Ovunque nel nostro hotel scorre l’acqua della sorgente. A Monaco di Baviera vendono quest’acqua a 12 euro a bottiglia; qui, ci si fa la doccia». Qui l’acqua è leggera grazie alla composizione geologica delle Terre Rosse e delle montagne circostanti, spiega Unterthiner.

Mentre alcune marche di acqua tradizionale hanno più di cento milligrammi di minerali al loro interno, l’acqua del monte Plose ne contiene 22 milligrammi. «In ogni parte della struttura è possibile trovare quest’acqua: nella piscina, nelle docce, nelle camere. È a costo zero, un regalo della natura e lo facciamo ai nostri ospiti. Non vogliamo utilizzarla come fonte di ricavo»

La SPA dell’hotel Forestis Brixen

La spa, gestita da Alessandra Tiengo, punta sulle qualità rigenerative dell’acqua di montagna e le fonde con le antiche pratiche celtiche per offrire una serie di trattamenti su misura. «Il nostro trattamento tipico è la cerimonia dei cerchi d’albero [che si basa sulla presenza degli alberi che circondano l’hotel]»

Con una superficie di 2.000 m² sotto le tre torri, la spa si sviluppa su due piani. Il centro comprende piscine interne ed esterne, una vasca salina, una sauna finlandese, una biosauna, una sauna tessile e una sauna all’aperto in una tradizionale casa in legno dell’Alto Adige – il tutto a diverse temperature – e una sala silenziosa dove gli ospiti siedono intorno al camino offre ciò che il nome implica. Mentre una Tea Lounge serve miscele d’autore.

Le sale per trattamenti privati o di coppia utilizzano esclusivamente la linea di trattamenti per il viso e per il corpo firmata dal marchio, che si avvale di ingredienti locali. Sale relax e una palestra ampliano ulteriormente l’esperienza del centro benessere di Forestis. Unica nel suo genere, l’area Wyda – dedicata alla forma Celtica dello yoga – è presente in loco con lezioni per gli ospiti. Il Forestisè l’unico hotel in Europa ad avere un’offerta di questo tipo.

Forestis, il ristorante: materie prime, ingredienti locali e ricette tradizionali

Guidata dall’Executive Chef Roland Lamprecht, la cucina del Forestis è un’ode alla regione, la quale utilizza ingredienti raccolti stagionalmente, fiori commestibili ed erbe autoctone del proprio giardino per la realizzazione di ricette tradizionali. «La viticoltura è oggi molto diffusa in questa regione. Abbiamo ampi terreni coltivati a vigneto. Nella regione è tipico il vino bianco, minerale grazie alla pietra. Nella zona di Bolzano si produce vino di qualità fin dagli anni Ottanta». 

Prima di allora, secondo Unterthiner, la regione non era all’avanguardia nella produzione di vino in Italia. Tuttavia, un abitante del luogo, Alois Lageder, «ha motivato i viticoltori a iniziare a fornire vini di alta qualità. Oggi crea, con il figlio Clemens Lageder, molti prodotti vinicoli biodinamici e sostenibili». Gli animali, come le mucche, vagano liberi nei vigneti, spiega Unterthiner. I viticoltori pensano che la terra abbia bisogno di nutrienti per fornire le migliori viti.

Questi vini sono serviti al Forestis. I menù, che cambiano ogni giorno, sono a base di marmellate fatte in casa, pane appena sfornato e prodotti autoctoni della regione acquistati da fornitori locali, il tutto da consumare in una sala da pranzo con vista a 360 gradi sul sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Forestis, Bressanone: il monte Plose

Forestis sorge nella città di Bressanone, sulle Alpi Italiane. Il boutique hotel, con annesso centro benessere, si integra con le Dolomiti, la catena montuosa che nel 2009 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Con sessantadue camere e una spa Celtica, il Forestis vuole essere un luogo capace di fermare il tempo.

Il Forestis Dolomites resort di Bressanone, situato nei boschi del monte Plose, dista 1 km dal sentiero Palmschoss, 18 km dal Museo Diocesano Hofburg Brixen e 19 km dalla Cattedrale. Offre una spa, yoga e pacchetti benessere.

Il Rooftop Bar – il più alto al mondo nel suo genere – offre la stessa attenzione agli ingredienti, con arbusti, bacche e frutta secca a seconda della stagione. Oltre all’offerta dell’hotel, gli ospiti sono incoraggiati ad abbracciare gli elementi mentre soggiornano nel resort. Situato a 1.800 metri sul livello del mare, il rifugio benessere è un punto di riferimento per gli amanti della montagna per tutto l’anno. Dall’escursionismo all’arrampicata, fino agli sport sulla neve, la destinazione è ambita sia da chi preferisce la vita all’aria aperta, sia da chi cerca un po’ di relax nelle terme.

Paris Donnatella Callan

L’autore non collabora, non lavora né partecipa, non riceve compensi né finanziamenti, da alcuna azienda o organizzazione che possa ricevere vantaggi economici o di sorta dalla pubblicazione di questo articolo.

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